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capitolo xxiii. | 287 |
— Per far quattrini su l’acqua gli americani danno dei punti al diavolo. — Poi volto ai compagni soggiunge: — che ve ne pare?
— Parcene bene; ma com’entra qui la bandiera del papa?
— Ci entra come la civetta per pigliare le lodole: la più parte dei tessiani appartengono alla religione cattolica; e l’americano si serve della bandiera del papa per richiamo a fare una bella retata. Vale il pregio che voi ci assistiate, siete forestieri e deve riuscirvi dilettevole conoscere i costumi del paese.
— Dispensateci, signore, la nostra povertà non ci permette il lusso di simili banchetti.
— Ciò non tenga; pregovi accettare il mio invito.
— Signore, rispose Curio alquanto alterato, la nostra educazione ci vieta accettare di questa maniera inviti da stranieri.
— Straniero io! Voi siete italiani, ed io sapete dove nacqui? A Novara; dunque venite meco, e non mi state a seccare.
— Ma noi non vi conosciamo; e voi come sapete che noi siamo italiani?
— Ci voleva Colombo a scoprirlo! Mentre ci troviamo insieme, voi senza accorgervene avete ricambiato tra voi un paio di dozzine di parole lombarde. Non mi conoscete! Oh! che l’uomo si può chiamare straniero all’uomo; anzi l’italiano all’ita-