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232 | il secolo che muore |
— Chi se ne rammenta!
— Che sapete fare?
— A frustate c’insegnarono la schiavitù i reverendi padri delle missioni.
— La schiavitù non è mestiere; v’insegnarono altro?
— Sicuro eh! C’insegnarono anche il rosario.
— A frustate?
— A frustate.
— Siete cristiani?
— Comandi?
— Chiedo se credete in Gesù Cristo?
— Crediamo nello inferno, dove bruceremo eternamente se non reciteremo il rosario, e se quando vivevamo in servitù rubavamo anche una pannocchia di maiz al padrone; ma ora siamo liberi e potremmo rubare senza paura della casa del diavolo, ma padrone noi non abbiamo più.
— Ma mi sapreste dire come siete liberi?
— Chi lo sa! Prima i padroni si scannavano per tenerci a catena, e poi si sono scannati per mandarci liberi.
— Ma la differenza che trovate fra la libertà e la schiavitù me la sapreste dire?
— O non l’ho detta? Quando eravamo schiavi avevamo modo di rubare in questa vita ai padroni, e andavamo all’inferno nell’altra; ora che siamo liberi non possiamo più rubare ai padroni, e la fame