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224 il secolo che muore


vario ci corra, e grande, perchè io piglio a cottimo, con una brava palla nel cranio ovvero nello stomaco, di mettere a partito anche un Francesco di Modena o un Ferdinando di Napoli, mentre con tutte le sei palle della mia rivoltella nel grugno a quel mostro la sarebbe come se gli dicessi sei volte: ben levato a vostra signoria; quindi io reputerei atto prudenziale svignarsela di qua prima ch’ei si accorga della nostra presenza.

— Ta me lo calunni, linguaccia; ed io pure conosco averlo offeso; però me ne pento e dico mea culpa; mira, Filippo, quanti vaghi uccelletti gli fanno festa aliandogli intorno al muso, ed egli sembra partecipare per loro la tenerezza che ne sentiva quell’anima candida di madama Sand.

— Misericordia! Se tu non mandi a rimpedulare il cervello, un giorno o l’altro t’innamori di un coccodrillo; o lo sai perchè l’alligatore sta fermo? lo sai perchè gli uccelli gli volano intorno ai denti? Perchè gli vanno a beccare i frusti della carne rimastigli nelle gengive, ed egli sentendosele rinettare se la gode più di canonico dopo pranzo. Interesse, Curio mio, interesse nato e sputato da una parte e dall’altra.

— Lo vedi se ti ho colto in flagranti, Filippo; e le creature tutte pensi tu che le sieno mosse da altro che dal proprio interesse?

— Accidenti alla disdetta, che ci rende tristi e