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capitolo xxii. |
incaloriti su tale contrasto, che ci sono già corse scommesse, ed altre ce ne correranno.
— Scommettete pure che saranno presi, e figuratevi di avere i quattrini in tasca.
— Dunque scrivimi quanto più spesso puoi, e tienmi bene informato, perchè, secondo gli avvisi, scommetta pel sì, o alla peggio anche pel no, onde non fare all’ultimo la figura dei pifferi di montagna. E ti tratterrai molto fuori?
— Di una settimana mi avrebbe a bastare, perchè per quanto mi è riuscito conoscere spillando dintorno, fuori del confino non dovranno essere andati; staranno nascosti nel contado.
Al vecchio veramente qualche scrupolo aveva trottato per la testa, ma le parole del figlio gli serenarono l’anima: egli non tradiva costui, bensì avrebbe tradito i miseri che aveva accolto nelle braccia; al figlio non noceva, all’opposto, seminandogli di triboli l’atroce cammino, sperava disgustarlo, e dato il caso riscattarlo; in ogni modo quelle dae vite innocentissime, salvate e offerte a Dio, avrebbero giovato a impetrare la sua misericordia sul figlio perduto, imperciocchè il vecchio repubblicano era, ma poneva ogni sua fidanza in Dio. e nel ben fare lo confermava la fede ch’ei lo vedesse e lo approvasse.
Le lettere del figliuolo gli giungevano quasi ogni giorno, e per esse veniva a conoscere quanto stu-