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196 | il secolo che muore |
avere rotto la faccia ad un ufficiale furfante e truffatore...
— Babbo... porgimi la mano... ah! muoio.
— Ferma... non morire... avrai sempre tempo a farlo: sta’ di buon animo: — noi salveremo Curio, lo salveremo quanto è vero Dio... ma tu hai da fingere di non sapere nè manco che esista nel mondo... non lasciarti sfuggire nè un gesto, nè un detto: sii prudente... sii discreta... raddoppia vigilanza... pensa che se adesso lo perdi, lo perdi per sempre...
— Basta, basta; e tu pensa, babbo, che mi preme più che a te... accostati ora, che ti vo’ dare un bacio, due baci, venti baci... ma perchè così al buio? Allegria che non si vede è meno che mezza. Accendi il lume.
— Come! Accendi il lume? non è acceso... anzi due?
— Ma io non ci vedo.
— Stropicciati da capo gli occhi.
— Io non vedo nulla.
— Com’è possibile mai?
E presi i candelieri accostava le due candele agli occhi di Eafrosina, e mentre specola mormora:
— Ecco qua, i soliti occhi... smaglianti... sinceri... veri testimoni del cuore... come dunque può essere che tu non ci veda?
— Non ci vedo, mamma mia! non ci vedo... Madonna santissima! sono diventata cieca... E gittate,