Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
126 | il secolo che muore |
di disertore mi obbliga a entrare nella milizia, e ad ogni modo mi sarebbe mancato il danaro.
— O che non sei più ricco?
— Misero, ma misero assai.
— E i parenti?
— Morti tutti, o falliti.
Qui la solita ombra si diffuse sopra la faccia del maggiore, il quale, stato alquanto sopra di se, soggiunge:
— Ma i tanti amici?
— Mi ha repugnato andarli a cercare.
— E i debitori tuoi?
— Sono liberi pensatori: col paternoster non ci hanno pratica; e dacchè il proprio dovere non li persuase a sodisfare al debito, ho rifuggito costringerli con la forza.
— Ma ti hainno fatto pagherò?
— Certo, e di molti.
— E li possiedi?
~ Io li possiedo.
— O senti; fa’ una cosa; se li hai addosso mettili fuori, se no, va’ a pigliarli; ti aspetto qui a piè fermo.
— E a che prò?
— Va’ a pigliarli: al resto penseremo dopo.
Curio andava pei pagherò; e rovistando per lo zaino rinvenne una obbligazione dello stesso maggiore, di seicento lire, la quale mise da parte come