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capitolo xvi. 73


che costui escogitò e mise in opera per procacciarsi moneta l’animo rifugge raccontare; da questo uno argomenta gli altri: si fe’ mezzano per provvedere danaro alle faine d’Italia, a&finchè, pagando il soldo ai nibbi stranieri, prolungassero il martirio di questa nostra povera patria.

Costui pertanto incominciò dal discorrere in succinto dei vantaggi che doveva partorire la nuova legge, confermando pienamente quanto avevano accennato gli oratori precedenti, poi sollevandosi a sfere più sublimi mise i deputati dentro alle future cose. — L’Asia, egli disse, voi lo vedete, sta in procinto di riversarsi sopra l’Europa per novelle vie, o piuttosto per le vie del vecchio mondo, rinnovate adesso; il Mediterraneo ritorna la fiera delle produzioni di tre parti del globo; molto, fin qui, averci sovvenuto la provvidenza di Dio, presidio immortale dell’alma madre Italia; ma avvertiamo, signori, non ne abusiamo, che a lungo andare sta la sentenza:

Chi si aiuta, Dio aiuta; ei si corruccia con gli accidiosi: ed anche quelli che ogni loro fiducia ripongono nella fortuna sogliono dire: ch’ella non si forma a bussare le porte chiuse; se non le trova aperto tira di lungo pel suo cammino. La nuova ferrovia mi sembra destinata a servire di spina dorsale all’Italia, lo molteplici ramificazioni che si partiranno da lei la muniranno di costole; il por-