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64 | il secolo che muore |
— Misericordia! continuò Omobono, come costui è avvampato nel viso! Pare un fiasco di vino di Chianti lasciato per dimenticanza sopra la tavola dove desinano i deputati; ditemi, costui parla o mesce?
— Non mesce, no; egli parla, e bene, rispose sorridendo Elvira.
Il deputato dalla faccia vinosa riepilogò con molta chiarezza i molteplici vantaggi della ferrovia in discorso, secondo l’ordine col quale li era venuti indicando il ministro, appiccando però ad ognuno certa sua glossa, nella medesima guisa che nelle litanie ad ogni salutazione tiene dietro: Ora pro nobis. Egli non trovava lodi che bastassero ad encomiare la comunicazione accelerata delle parti estreme d’Italia, ma a patto che gli abitanti loro si trovassero spesso insieme per raccontarsi la scambievole prosperità, mentre non avendo altro a raccontarsi, per ora, che le scambievoli miserie, non distingueva proprio che pro potessero cavare dal vedersi frequentemente. Sicuro, l’agricoltura promossa ed ampliata farà la mano di Dio a questa nostra società messa a soqquadro dagli antichi e moderni scommettitori; ma io non so come la si voglia sovvenire opprimendola co’ balzelli, che ogni di più allungano i denti; lo stesso dicasi per le industrie ed i commerci. Gli è vero, non però in tutto, ciò che scrive il Filangieri, che l’arte del finanziere