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58 | il secolo che muore |
tribuna, nella stessa guisa che i cerusichi tengono in pronto l’ambulanza per medicare i soldati delle ferite riportate in battaglia. Qui in bell’ordine disposti coltelli, sarracchi, tanaglie, maddaleoni e fasce; lì bocce, bicchieri, e bicchierini, e cantimplore, e arnesi altri siffatti.
Taluno afferma che i deputati che parlano meno sono quelli che bevono di più, ma non gli date retta; coteste lingue le sono come la campana del bargello, sonano sempre a vituperio.
E’ vi ha bevande adattate a tutti i partiti; per la destra limonee, acetose ed altre simili acidità; pel centro sciroppo di tamarindi; qualcheduno propose aggiungervi acqua del Tettuccio, ma non attecchì; per la sinistra rhum puro e anisetta, onde mantenerci il fuoco sacro. Egli è negli angoli più remoti di questa stanza che tu miri passeggiare un uomo con la destra sotto il mento e la sinistra dietro la vita, verso il coccige dove alle bestie spunta la coda, con un foglio; è uno degli oratori, che deve correre il palio nell’aringo parlamentario, il quale, ripassa la diceria, che fra poco andrà a improvvisare;1 e perchè la illusione diventi maggiore, la prelodata mala lingua assicura che fino dal giorno innanzi egli ha concertato con certi suoi amici compari le
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Che ’n delitto nun è premeditato
Pelchè avanti lo feci anco avvisare.
(Neri Tanfucio, Son. XXXV).