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po’ di vivere per la giornata: comprò non so che erbaggi ed una libbra di riso, non badando, come quella che era sbalordita, ai soldi che aveva in tasca: comprò anche un pane, ma quando fu sul pagarlo si accorse avanzarle due soldi soli: avvampò di vergogna, e rimettendo il pane sul banco, parlò tutta tremante:

— Scusate, mi sono dimenticata di portar meco i quattrini per pagarlo.

Senonchè la fornaia, sbirciandola in volto, si accorse che s’ella stava male in tasca, doveva trovarsi peggio in casa; onde le fece ressa a pigliarlo, lo pagherebbe a comodo; e la Isabella, dopo alquanto schermirsi, pensando che in casa non ci era pane, lo pigliò e le disse grazie, nella pienezza del cuore.

Anche questa sarebbe stata un’azione degna che Dio ne pigliasse ricordo nel suo taccuino, per ricompensarla nel giorno del giudizio, ma poichè la moderna filosofìa ci ha portato via il giorno del giudizio e Dio, la fornaia si chiami saldata dalla contentezza che provò, non mi attento affermare maggiore, ma quasi uguale a quella di vederselo pagare.

La Isabella, salite le scale con lena affannosa, depose la spesa sul tavolino di cucina; guardò nell’armadio, e recatasi la boccetta dell’olio in mano, si fece a sperarla di contro all’aria; visto che con-