Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
capitolo xix. | 387 |
care persona che un delitto più non sarà quello che la manderà in galera.
— Ci è del buon senso in questo tuo discorso, pure devi considerare ch’è sempre l’ultimo grano quello che dà la balta alla bilancia: epperò io opino che senza mancia nessuno vorrà incaricarsi del deposito: d’altronde ogni fatica merita premio.
— Quanto a questo non ci trovo a ridire: promettigli un terzo, la metà...
— Generosa come un ladro.
— Giusto, a proposito di ladri, ma pensiamo un po’ al risico che il tuo amico ci porti via sacco e radicchio.
— I ladri non rubano ai ladri... che poi sia sempre così non vorrei scommettere; pure affermo che i ladri fra i ladri si trovano più rari che fra voi gentiluomini i galantuomini.
— E questa perla di ladro l’avresti sotto mano, Merlo?
— Non uno, ma tanti da fartene un vezzo.
— Ebbene, va’ in camera; to’ qui la chiave del segretario; prendi tutto il portafogli e diamo sesto a questa faccenda, che mi scotta le dita.
— Tu la vuoi far bollire e mal cocere, o non ti parrebbe meglio rimandarla a stasera?
— No... il cuore mi dice che abbiamo tardato anche troppo.
Il Merlo andava e tornava col medesimo porta-