annientarle, non col pistello, ma in altra maniera consentita dalla odierna civiltà. Osservale bene e vedrai come le si distinguano in due categorie: in iraconde ed in flemmatiche: le prime di più facile cottoia, sicchè quando esse tutte infervorate favellano, e noi o tossiamo, o stranutiamo, o sbadigliamo, od esclamiamo in diverso tono le cinque vocali, o buttiamo là una buffonata.... insomma fraus arma ministrat per confonderle; se mostrano i denti accennando a mordere, e noi componiamo a gravità il sembiante, ma sotto ai banchi lavoriamo di piedi. Di siffatti tiri noi possediamo un flagello, e non ci accade mai di votare il sacco; per ordinario non siamo giunti al terzo, che le iraconde pigliano il cappello, sfogansi in fulmini di parole, che non hanno mai incenerito alcuno, e se ne vanno via colla spuma alla bocca. Buon viaggio! A nemico che fugge ponte di oro. Co’ deputati flemmatici si desidera un altro governo. Tu sai come la polizia, sotto gli stoppacci dei suoi calamai, allevi un semenzaio di giornalisti; è patto fra noi e la polizia che ad ogni nostra richiesta ce ne abbia a fornire un corbello: sovente ce li dà a mezza gamba, purchè facciano un viaggio e due servizi, vale a dire calunniatori per noi, per lei spie; ma talvolta ci tocca pagarli a noi soli, e sarebbe un guaio se non rinviliassero ogni di, stante la portentosa loro moltiplicazione. Io non so di anatomia, ma li credo