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capitolo xviii. | 347 |
ebbero più bisogno di lei; dicono che, presi in uggia i conservatorii, siasi ridotta a fare da cucina a certi deputati repubblicani che siedono a sinistra nel Parlamento a Roma, ma io non ci credo, quantunque m’intronino gli orecchi col dirmi: che tu sia benedetto, vorresti che i deputati italiani fossero da meno dei cavoli? Mira quante mai le specie di questi erbaggi! Nella sola del cavolo cappuccio ecci il cavolo pisano, il cavolo lombardo, il cavolo veronese, il cavolo bianco piacentino, il cavolo nero napolitano, il cavolo a piccole teste, che abbonda nel Fiorentino, e delle altre specie si tace.1 Or dunque, tra deputati diritti e deputati mancini, tra ventreschi destri e ventreschi sinistri, non ci possono incastrare ancora i deputati repubblicani-monarchici -costituzionali?
- ↑ Tesoro delle Campagne, compilato da Antonio Balbiani. Miano, tip. Politti, Vol. un., p. 623.