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326 | il secolo che muore |
disse il prete tornando risoluto a mettere sotto le lenzuola le gambe ormai vestite e i piedi calzati con le scarpe dalle fibbie di argento.
— Ma senta, già prossima a dare nei mazzi prosegue Elvira, il pretore si farà senz’altro accompagnare dai giandarmi; tocca a questi salire e provvedere che non avvengano guai; non li paghiamo apposta?
— Sicuro eh! Noi li paghiamo dieci anni perchè si facciano ammazzare un giorno... patti grassi per loro.
— Anche troppo.
Intanto il curato, sentendo come le cose sarebbero andate a modo e a verso, si decise a uscire seguitando la marchesa, che lo tirava via per la manica. Arrivato a mezze scale, costui si ferma in quattro e si mette a gridare:
— Verdiana!
E questa, a capo di scala, gli rispondeva;
— Che cosa comanda, reverendo?
— La lucerna.
— To’! mormora Verdiana, gli è quasi in fondo e cerca il lume adesso; — di rincorsa va in cucina, accende i tre becchi alla lucerna e raggiunge il parroco, che stava per uscire fuori di casa, dicendo:
— Ecco la lucerna!
— Che tu possa andare a cena con gli angioli.