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282 | il secolo che muore |
mantenere per qualche tempo i nomi dei re sopra la soglia della morte. Costei fu meno cosa di Messalina; costui più cosa di Claudio.
Il debito fu pronubo delle nozze inauspicate, imperciocchè il Parlamento non acconsentisse pagare i debiti del principe, se non a patto che mandasse giù una moglie senza ostia.1 Quando prima il principe vide la sposa la baciò, subito dopo chiese un bicchiere di acquavite;2 nel primo pranzo egli le impose che sopportasse commensale al fianco la sua baldracca,2 lady Jersey; la prima notte egli ubbriaco l’accolse nel talamo, che metà passò sopra e metà sotto il letto, dove ruzzolò sozzo sacco di vivo.2
E pure da cotesto bestiale mescolamento in capo a nove mesi nacque un bel giglio di amore, che, sposato a Leopoldo di Sassonia Coburgo, morte recise nel dare alla luce il primo figliuolo: per lei il Byron, selvaggio amatore di libertà, compose versi stupendi, dove così si esprime: «la libertà obliò le sue mille sventure per la sventura suprema di avere perduto questa donna, sopra la testa della quale ella vedeva splendere il suo arcobaleno... e noi ci compiacevamo nel presagio che i nostri figli avrebbero obbedito al suo figliuolo.»3 Vedi con-