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capitolo xviii. | 281 |
la superficie del lago, e in cerca di altri amori che a loro acconsentano... così le rondini, corso gran tratto di aria, con magnifica curva radono le acque a caccia dello insetto, delizia dei loro conviti...
— Come! Dunque l’amore a suo parere è un insetto? Dunque come lo insetto l’amore si appetisce e si cerca?
— Sì signora, poichè mi mette con le spalle al muro le dirò che amore come rondine vola, come rondine, animale di passo, presto viene e presto parte; come le rondini e i re è animale carnivoro. Ma ahimè! questa strappata mi ha rovesciato dal mio pegaseo; spento il lume della lanterna magica, i vetri figurati della fantasia non si riflettono più su le pareti del mio cervello: valete, spettatori; torno al racconto.
I nostri personaggi presero stanza proprio sul lago, nel bellissimo albergo aperto accanto al palazzo della Regina.
Qual regina? Carolina Amalia Elisabetta di Brunswick. E di qual re moglie? Di Giorgio IV d’Inghilterra. Ed ora che ve l’ho detto, voi ne sapete meno di prima. E sì che vissero e morirono ai giorni nostri; e si lasciarono indietro uno strascico d’infamia, la quale in difetto di altro servea