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280 il secolo che muore


a Pafo, a Coo, a Citerà e altrove, ma a Como impera regina e dea, ed ella qui conduce l’armento dei suoi devoti, come Proteo i suoi vassalli marini: gli amori vecchi ella mette in cura nelle case di salute dei suoi amici Como e Lieo; è vero pur troppo che la primavera pei mortali non si rinnuova, però vi hanno autunni che non aprono mai l’uscio al desiderio della primavera; sopra gli amori adulti, affinchè dallo amore attingano perenne virtù di amore, ella, messa la mano dentro al cinto, ove si trovano confusi

Di amor la voluttà ed il desire
E degli amanti il favellio segreto
Quel dolce favellio che anco de’ saggi
Ruba la mente,

e trattone fuori un pugno di lusinghe e di dolcezze, lo sparge loro sul capo a mo’ che i principi gettano le monete di oro alle turbe nel giorno della loro incoronazione; poi ordina alla natura che canti con la voce di tutte le sue creature:

Amate, amate, che domani ad altri
Sensi potrei chiamarvi, e doman forse
Chi sa se il cielo coprirà la terra.

Gli amori nati appena, e che si trovano all’aurora dei sospiri, ella confida alla condotta di Amore fanciullo, che li guida a rinfrescarsi l’ale teste nate su