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252 il secolo che muore


— Io; ti provvederò di quattro o sei passaporti e di altrettante parrucche, ti munirò di lettere commendatizie per modo che troverai assistenza anche in capo al mondo; e noi pure formiamo una setta forse la più antica come la più efficace di tutte le altre.

— E il nome chi me lo ripara?

— Il nome, caro mio, gli è un cappello, il quale, quando non ci serve più, si butta via per pigliarne un altro, e tu baratterai quel tuo sfiaccolato Onesti coll’altro più robusto di Briganti... non mi torcere il niffo... rammentati che dei Briganti ne annovera parecchi il Parlamento italiano, deputati spettabili, mentre degli Onesti, per quanto io mi sappia, non ce n’è mai stati. E se ai serpi è dato in capo ad ogni anno mutare di pelle, comecchè attaccata alla propria carne, o perchè l’uomo non potrà mutare il nome, ch’è cosa fuori di lui, e insomma delle somme fiato e non altro?

— E la mia coscienza?

Il Nassoli sospese da capo il suo trastullo di segnare numeri, e per la seconda volta levò la testa come persona che senta cosa che non capisca, e così sembra che avesse a parere anche al vecchio, imperciocchè osservasse:

— E adesso che sortite sono queste di parlarmi chinese?

Il giovane con sembianza alterata, ma con salda voce, soiggiunse;