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di Francia ci conta come il più immane fra i Settembrizzatori (infelice vanto di Francia generare nuovi mostri, e a questi apporre inusitati nomi) apparisse e sparisse senza lasciare traccia nè dello avvento, nè della partenza. Ma i giurati, che giudicano a taccio, tutte queste considerazioni non fanno e non le sanno fare; i difensori della legge, che le saprebbero fare, le reputano estranee, anzi contrarie allo istituto loro. Finchè Dio o il diavolo non ci rimedino, motto della loro impresa è il sub mittatur.

— O lo vedi se io ti ho portato Indie a casa? Il giudice istruttore ha già pronunziato la sua brava ordinanza: adesso tocca a te, mettitici con tutto lo impegno; evita più che puoi le avvocatesche sgangheratezze; sii sobrio, stringente come boa, tagliente come un rasoio: più tardi tonerai e fulminerai, ora da’ biada ai giudici, poca ma buona: fieno a forcate ai giurati.

Fabrizio possedeva ingegno di avanzo per ordire tela da lenzùoli funerari per coloro ch’egli incolpava; quanto a malignità si era scoperto a mo’ di pozzo inesauribile di petrolio dentro il suo cuore. Le prove, già lo dicemmo, abbondavano, ma Fabrizio seppe tanto artisticamente disporle, la locuzione curò in guisa, che apparve ad un punto strin-