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210 | il secolo che muore |
la grazia di ottenere dal ministro tutto ciò che il tuo cuore desidera...
Credo che si abbracciassero e baciassero; io ebbi ad uscire, e non mi trattenni tanto in casa loro da verificarlo, però metto su pegno che l’andò a finire proprio nel vero modo che vi ho detto.
— Che miracolo è questo! Venirmi qui improvvisa in camera alla sette di mattina, esclamò il signor conte di ***, presidente del Consiglio dei ministri, nel vedersi cascare nella stanza da letto la Bianca, quasi bomba briccolata in fortezza nemica.
— Ah! ah! Libertino, tu hai paura di essere colto all’improvviso...?
— Magari ti pigliasse spesso il capriccio di venirmi a sorprendere, tu ti chiariresti della sincerità delle mie parole; ho dato fondo all’àncora, e non mi muovo più.
— Dio lo voglia; intanto sappi che io non venni qui per miracolo, bensì per comandamento espresso del mio signore e marito.
— Bada, Bianca, abbi prudenza, non fare a fidanza con questi ferri, che tu ti ci potresti scottare.
— E’ non è per amore della mia, ma della tua re-