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156 il secolo che muore


nebria volando di piacere in piacere... ella forma tutta la mia felicità... il mio orgoglio... il mio tutto; ditemi, socero, mi somministrerete voi il danaro che mi mancherà?

Non così pronte si ritirano foglia di vergognosa, o corna di lumaca al tocco altrui, come di subito si chiuse il Vinneri a cotesta mazzata, ma poi riaprendosi a poco a poco incominciò a dire:

— Quando la dovesse andare a cotesto modo sarrebbe sempre una cosa passeggera; non si mettono gli ortolani al buio, perchè ingrassati facciano poi nobilissima mostra sopra le mense signorili? Lo stesso, alla più trista, avverrebbe di voi; ma voi non correrete neanche questo pericolo, perchè... perchè il ministro non fa penuriare di danari i magistrati zelanti, che spendono in solerti ricerche dirette a prevenire i delitti comuni, e più i politici.

— E qual profitto mi viene dai danari che spendo per cause inerenti al mio uffizio?

— O te beato eletto al regno dei cieli! Possibile che tu sia così povero di spirito da non comprendere che il ministro, quando vuol provvedere di danaro i suoi beniamini, trova sempre qualche onorato pretesto, onde questi possano darsi ad intendere che non lo mangiano a ufo.

— Io questo so, che quando accetti il mandato di adoperare il danaro altrui per un fine prescritto, se te lo intaschi commetti furto.