Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore III.djvu/132

130 il secolo che muore


libri in abbondanza, perchè gli avvocati senza libri somigliano agli speziali senza barattoli.

Il presidente, nel contemplare tutte queste cose agli occhi suoi dilette, andava in fregola dalla contentezza, e si stropicciava soddisfatto le mani, appunto come il Cavour in procinto di applicare un nuovo balzello al buon popolo italiano: ma accadendo dei desiderii nella guisa che avviene con le ciliege, il presidente pensò che bella cosa era stata maritare la figliuola senza dote, divina sarebbe potere cavare costrutto dal genero, onde certo giorno chiamatolo a parte così gli favellò:

— Da’ retta, Fabrizio, tu da quel bravo giovane che sei hai lavorato a mettere su lucerna, a empirla di olio e ad attaccarla al palco, adesso però bisogna pensare ad accenderla; domani fa’ di essere verso mezzo giorno al tuo studio; verrà a trovarti un signorone, cui un mio amico mi prega provvedere di valoroso avvocato, non so per quale causa; mi scrive ch’è negozio grosso e grasso da starci su ritto il forchettone. Gua’; io non ci metto su nè sal nè olio; ingegnati; aiutati che Dio ti aiuta; non istare a cercare il nodo nel giunco; questo posso dirti e ti dico, che se la furfanteria può menare talora alla galera, la fisicosa puntualità conduce sempre all’ospedale.

Così il socero dabbene al genero futuro; però immaginate lo sconcerto di quello, quando la sera