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86 il secolo che muore


di codardo, d’ignorante e di birbone, è spinto innanzi; non resta per mercede ai buoni che mandarli indietro....

— Lasciamo i morsi ai cani, interruppe il maggiore. Ditemi, sergente, dalle mosse del Generale si argomenta dov’egli intenda venire?

— Non si argomenta, signor maggiore, si legge espresso, perchè nelle giravolte di coteste giogaie non ci è da sciegliere; egli può bene tenere segreto il modo di penetrarci, ma, quanto alla strada, essa fu tracciata dalla natura: certo più facile sarebbe stato per le valli del Non e del Sol investire Trento, ma il capitano La Marmora non volle che il Garibaldi sforzasse i passi dello Stelvio e del Tonale; però non avanza altro che il Caffaro.

Ora non ci è mulattiere, il quale non sappia che tenendo questo sentiero si arriva al lago d’Idro, donde per le Giudicarle bisogna andare al ponte del Chiese: di qui si sale sul Bendo, fra Agrone e Tiene, per discendere alla valle del Sacca; da questa poi, per sepezzano e Scenico, a Trento. Come già le ho detto, furono spedite due colonne al Tonale ed allo Stelvio per tenere in rispetto i tedeschi, onde non irrompano un’altra volta. Tuttavia, ecco, maggiore, glielo confesso col cuore in mano, belle cose noi non facciamo: la si figuri un gruppo di nodi che ci bisogni sciogliere uno per volta. I tirolesi con la palla delle loro carabine spaccano una