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72 il secolo che muore


— Ma tu sei creatura modellata da Dio, con le sue sante mani: Eufrosina, vedi, la mia figliuola Eleuteria, che pure è in fama di bella, in faccia a te parrebbe un moccolo in paragone del sole.

E non cessava stazzonarla: la vestì di finissima camicia di tela batista, e in capo le pose la più preziosa delle sue cuffiette; la ricreò con un cordiale, tornò a guardarla, tornò a baciarla, e poi, lieta così che non capiva nella pelle, spalanca la porta e grida:

— Sor Filippo... sor Filippo, adesso, se vuole, può venire.

E quegli non aspettò si rinnovasse l’invito. Curio, che gli veniva dietro, a posta sua domandò peritoso:

— E a me non sarebbe permesso?

— O chi ti para?

Vieni amore a veder la gloria nostra,
Beltà sopra natura altera e nuova.

Il padre, comecchè uso a contemplare quel caro sembiante, rimase estatico a vederla così trasformata, e come i devoti costumano recitare le orazioni, egli sussurrava sommesso:

— Che maraviglia! quanto bella! quanto buona!

E la baronessa osservava a Curio:

— Ma lo credo io, che il sor Filippo repugnava a metterla allo spedale; cotesto creature si custodiscono. Dio mi perdoni, nel ciborio; Curio, ma guarda quegli occhi, fammi il piacere di guardar-