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50 | il secolo che muore |
e la ritirata rischiosa: vi rimasero feriti Durando, Dho e il Cerale, il generale Villarey ucciso, ed altri non pochi: i soldati sgomenti di vedersi condotti al macello, imprecando la stoltezza dei capitani, sbandaronsi; sì, che serve celarlo? fuggirono. Ciò accadde ai più famosi soldati, dai romani ai francesi, ed accadrà sempre, quando avvenga che per errori continuati perdano ogni fiducia nei loro condottieri; se il generale Pianell non era, al quale sovvenne la ispirazione di varcare il Mincio, respingere gli assalti nemici, e proteggere la nostra ritirata, o fuga, prigioni o morti noi ci restavamo tutti. Degli altri gruppi io non so darti distinta notizia, però anche là e’ fu una matassa arruffata; bastonate da ciechi.
Pur troppo le parole del soldato ferito erano vangelo: giusta quello che ne sparse la fama, il La Marmora fino dalle ore mattutine se ne andava a Gherla, e nel cammino imbattendosi nella divisione Brignone, la mena seco ad occupare le alture di Custoza, donde mira come gli austriaci abbiano fatto lo stesso su le colline della Berrettara: ciò
ogni più squisita precauzione di guerra: esclude tutta sorpresa: fu lasciato solo; se lo avessero soccorso, anco verso le ore 4 pom., avrebbe vinto, egli dice; peccato che veruno ci creda.