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326 | il secolo che muore |
ma che mi darai tu in compenso della perduta poesia? Forse la notizia che fra me e la terra che calpesto non corre divario? Che la mia mente è mota? Che il mio cuore va composto della medesima materia dello scarabeo, della cimicia, del lumbrico? Volete sollevare l’anima buttandola giù nel fango? Tolto all’uomo il senso della sua origine divina, persuasolo che tutto finisce in lui, la polvere avrà sentimenti di polvere.
Presunzione e invereconda temerarietà è sostenere che gli uomini sieno del tutto materia; ma supposto che fosse vero, a buon diritto sapiente fu giudicato quel filosofo della Grecia che disse: — Se avessi nel pugno tutte le verità dell’universo, mi guarderei di aprirlo, per timore che funestassero le generazioni degli uomini abbastanza infelici.