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284 | il secolo che muore |
forte, la donna, la quale con voce rantolosa e non pertanto distinta disse:
— Yanni, ci basterà la roba?
— Gua’! o chi ci para di rubarne dell’altra? rispose questi.
E si misero di concerto a grancire più rapaci di prima; ma la paura e la confusione tanto prevalevano in loro, che con le mani l’uno l’altro agguantava.
— Oh! chi è che mi agguanta? Urlò Yanni, trasalendo, la prima volta che questo accadde; e la donna:
— Sono io, zuzzurullone! — E levatigli gli occhi nel viso esclamò: — Come sei giallo!
Yanni a sua posta mirando lei digrigna fra i denti:
— E tu come rossa!
Katinka abbassando gli occhi con orrore si vide macchiati di sangue il petto e le braccia.
Di un tratto li percuote uno scoppio di fucile, e subito dopo le strida: Assassinio! assassinio!
— Ah! siamo scoperti!
— Salviamoci! urlarono a una voce gli scellerati, e via a precipizio verso la porta dove essendo giunti in un punto, e donde ad un punto volendo uscire si diedero uno strizzone da sgretolarsi le costole.