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282 | il secolo che muore |
preso il volo per altre contrade; ma no, la smania dello stravincere pose sempre mai a repentaglio la vittoria, e questo insegna eziandio il Machiavelli, ond’è che Eponina tutta accesa di collera aggiunse:
— Andate; domani farà giorno, e voi, furfante, renderete ragione del vostro operato davanti al tribunale.
Mala ispirazione fu quella; e si che Eponina doveva ricordarsi la fine miserabile toccata al Winkelmann, trafitto proditoriamente dal servo assassino, per derubarlo dei suoi tesori.
I coniugi allora si avviarono di conserva verso il letto: su quello che fossero per fare non erano ben chiari; si presentava alla mente loro, a modo di embrione, il quale però stava in procinto di pigliare forma determinata dalla necessità di condurre, ormai che lo avevano incominciato, a compimento il furto e di godersi in pace la roba rubata; ma Eponina avendo scorto cotesti due ribaldi ricambiarsi con gli occhi una di quelle faville che schizzano proprio da un tizzo di casa del diavolo, capì dove sarebbero iti a cascare, anche prima ch’essi ci pensassero; onde non le parve più tempo di gingillarsela e, con la manca frugato sotto il capezzale, ne trasse fuori una rivoltella che subito spianò contro Yanni. Sua sventura volle che Yanni si fosse accostato troppo, sicchè questi, allungata la gamba e steso li braccio, agguantò la mano di