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aprono con precauzione canterale e armadio, pigliano a cavarne il buono e il meglio in gemme, in orerie, con tale disinvoltura che non pareva fatto loro, e siccome fossero entrambi religiosi, così volendo pigliare con coscienza, prima di appropriarsi un oggetto formulavano un attesochè, come costumano i giudici, anzi, più scrupolosi di questi, però che essi pongano le ragioni del giudicato solo innanzi alla parte dispositiva della sentenza, mentre essi le ponevano prima e dopo: — Tanto ella non ha bisogno; — e finivano: — e noi necessità estrema. — Tanto ella con quattro trilli se li rifa più belli; — e finivano: — e noi neanco spaccassimo legna fino alla consumazione dei secoli; aggiungevano dopo: — e a pensarci su, si può quasimente sostenere che la è roba nostra, avendola ella raccattata in Russia, e riportandocela non sarebbe fuori di luogo vantarci che adempiamo a una regola di buona economia e al debito di amor patrio. Quando i nostri artisti calmucchi inonderanno i teatri d’Italia, gli italiani si vendicheranno negando a loro gemme e ghirlande. Si vendichino pure! Noi ci stiamo; così le borse non impoveriranno e la morale ci guadagnerà...

O che credono i nostri professori di comunismo possedere eglino soli il privilegio di ragionare il furto? Anche i cosacchi lo sanno fare, e se avessero perizia di mettere in carta, essi ci comporreb-