dote sarebbe di 500 mila franchi, e di giunta le speranze e due zie quasi decrepite ottimamente provviste e piuttosto sviscerate che benevole di Sofonisba. Questa poi propriamente un angiolo, capitato non si sa come sopra la terra e smarrito una sera nel tornarsene a casa sulla via del paradiso: giglio di purità educato dalle suore del Sacro Cuore: turibolo di oro, donde s’inalzavano senza posa al cielo profumi di virtù e di santità: quanto a bellezza, certo in lei avresti cercato invano quanto di allettatore e di lusinghiero si accoglie nel volto delle donne mondane, ma nelle sue sembianze, quanto più le contempli e più ti posi: talenti molti e positivi, non lampeggianti da abbarbagliarti gli occhi, bensì luminosi di una luce modesta da rischiararti nei più oscuri laberinti della vita. Aggiungi ancora che il marchese Cavedoni, essendo coll’attuale ministro Jolicari o Palicari, come si suol dire, due anime in un nocciolo, egli si faceva forte ottenere al suo genero di schianto la carica di segretario di Legazione. La duchessa si mostra tanto infervorita in questo negozio, che ha fatto cantare un triduo pel suo esito felice. Ora dunque, figlio mio, considera se ci sia verso di potere onoratamente dare seguito alla pratica, ammonendoti che dove anco tu avessi assunto impegni morali, quelli tu attenga. Non credo doverti rammentare come il precipuo dovere del gentiluomo consista appunto nella osservanza