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232 | il secolo che muore |
— Non ho niente da osservare; pure permettano che io li ammonisca sconvenire altamente a persone ben nate trascorrere in simili eccessi. Quello poi che voi, signora, avete avvertito intorno ai costumi russi, un tempo, è vero, accadeva fra noi; ma adesso pare che questa usanza, sbandita fra noi, abbia trovato albergo presso di voi. Se si va avanti di questo passo, voi altre razze latine tanto presuntuose della vostra civiltà vi vestirete delle nostra barbarie, come vi vestite delle nostre pelli.
Partito il commissario, Ludovico capì sarebbe stato inopportuno, forse pericoloso riappiccare il colloquio, onde cautamente se la svignava. Eponina rimasta sola si rimise allo scrittoio; le tremava la mano, e guardandosi il polso del braccio destro marcato attorno da un cerchio livido, pensò alla Maria Stuarda, quando ebbe a patire simile brutalità nel castello di Lochleven per parte del lord Lindesay 1. — Ella sorrise di un cotale suo riso acerbo, e mormorò: — Ma costui era nemico, e questi?... E senza più attese a scrivere lettere alla contessa Anafesti in nome del figliuolo.
La lettera a un di presso parlava in questa sentenza: la fortuna, per le preghiere materne, essersi convertita in provvidenza; i negozi avere proceduto di bene in meglio, opperò trovarsi in
- ↑ L’Abate di W. Scott, c. 22.