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anco a giorno chiaro; al buio poi, per opinione sua, impossibili. A cui il Chiassi di rimando:

— Il peggio sarà tornarcene indietro.

— Non sempre riesce.

— D’altronde anco i Romani sagrificavano alla buona fortuna: a me sembra spediente tentare.

— Sia come volete, colonnello, concluuse il Garibaldi, seguite la vostra stella.

Intantochè il Chiassi, ridottosi ai quartieri, ordina gli apparecchi per mettersi senza indugio in cammino, ecco capitargli davanti Curio, Filippo ed il tenente Fandibuoni; salutato, risalutava; ed a guest’ ultimo con accento un cotal poco severo diceva:

— Tardi, ma in tempo, tenente; ripigliate tosto il comando della vostra compagnia, fra un’ora saremo in marcia.

— Così al buio?

— Per liberare la patria dalla servitù straniera tutte le ore sono buone; e voi altri chi siete?

— Mi chiamo Curio; nasco dal vostro amico Marcello, e qua vengo per imparare la milizia sotto di voi.

— Sta bene; i figli di Marcello ci dovevano venire prima: e voi come qui? Mi sembra avervi veduto, anzi di certo vi ho già veduto....

— Lo crederei! Mi sono trovato a tutti i fatti di arme di questa campagna, ma l’occhio dei superiori scorre via sopra i soldati come il volo della 73