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capitolo xi. | 141 |
— O come vuoi che si arrampichino lassù? Paiono -pìn aguzze delle aguglie del Duomo...
— E non solo occuparle, ma anco trasportarvi le artiglierie.
— Attaccando le carrucole al cielo per tirarle su ...
— Nè le artiglierie minute solo, bensì le grosse da sedici.
— Il capitolo dedicato da Pietro Aretino a Cosimo I dei Medici incomincia:
Nel tempo che volavano i pennati,
ma che volino i cannoni, questo non intesi dire in prosa mai, nè in rima.
— Ebbene, tutto questo fu fatto con qualche cosa di giunta, imperciocchè, dopo trainati i cannoni lassù sul Funstach e sul monte Santa Croce, e’ fosse mestieri tramutarli da un luogo all’altro, chè, essendo di portata diversa, quelli piantati a santa Croce non facevano effetto...
— Allora vorrà dire che dall’altra parte dei monti si trova qualche cammino mulattiere.
— Niente; all’opposto appaiono troppo più scoicesi che da questo lato.
— O dunque?
— Dunque, quando andavamo a scuola tu devi rammentarti avere udito che Filippo...
— O adesso come ci entro io con la vostra scuola? Interruppe il sergente Filippo.