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dollari per colui che trovasse la maniera d’inoculare la fame; dormono i grandi ingegni in Italia? Sn, sorga qualcheduno, il quale con questa scoperta faccia impallidire la gloria dell’Jenner.

Un dì si vedeva una nobilea spennacchiata, che se ne stava in sussiego come uccello che mudi nella aspettativa di rinnovare le piume, le quali non si rimettevano mai: pure crogiolandosi nei suoi titoli ella guardava con occhio obliquo la gente nuova, e i subiti guadagni aveva in dispregio; Napoleone I, il grande schernitore della razza umana, promosse a tutt’uomo la- miscela del danaro plebeo con la povertà superba della nobilea; buttò il concio a far rinvenire lo terre sterilite, e lo diceva. I nobili allora allungavano la mano, prendevano o disprezzavano: adesso non più così; su la sera vennero i nobili a parte delle baratterie, e ci si misero con l’agonia di cui sente avere tardato troppo ed ha bisogno di rimettere il tempo perduto; libidine di vergine trentenne; un giorno i nobili spregiavano gli usurai, ma non gli odiavano, e avevano ragione; gli usurai odiavano i nobili, ma non gli spregiavano, e non avevano torto; oggi stanno insieme, e a buon diritto si disprezzano e si odiano da entrambe lo parti: in turpe gara titoli, rapina, e servitù.

Le cause di vivere in società sono mutate, o piuttosto diventarono opposte: in vero, gli uomini si