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prolegomeni | 39 |
lari la elezione del magistrato supremo dia luogo a guerre civili.
Oggimai la stemperatezza del vivere si confessa ulcera delle nostro generazioni: il lusso è il campo dove semina la corruzione e la servilità raccoglie; un dì bastava all’universale soddisfare ai primi bisogni della vita e poi alle oneste comodità, le quali e piacciono e giovano: oggi gli è appunto questo a cui meno si bada, anzi questo si sagriflca alle apparenze della vanità. Invade le menti dei cittadini il furore di rovinarsi, come una volta le Baccanti il furore di ubriacarsi; dal colpevole scialacquio nascono a frotte le fraudi, le morti, i falsi, le prevaricazioni, i furti, il pudore venduto, le anime a nolo: insomma la tetra miliare che infradicia il corpo sociale. — Di tanto male non è ignota la origine; all’opposto palese, e non dissimulata, imperocchè gli eccitamenti e lo esempio alle sontuosità lo dieno le monarchie alle quali par debito lo scialacquio per corrispondere alle profusioni insensate di che gli adulatori le dotarono a danno dei popoli: e queste, giudicano, prova solenne del vizio della istituzione tornando a detrimento comune fino quella parte di lei che si presenta sotto forma di bene. Le monarchie, alla rovescia dei fari, i quali si pongono nei luoghi eminenti a fine di avvertire i naviganti perchè se ne discostino, tirano i cittadini a naufragare nello sperpero.