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prolegomeni 29


n’è il fondamento; concedeteci dunque che noi procuriamo di guadagnarcelo; la forza poi è il modo con cui si attesta il diritto; però abbiate la pazienza di lasciarcela raccogliere; vedrete, a cose fatte, non solo plaudirete dalla platea, ma darete la scalata al palcoscenico per montarci su a sostenere la vostra parte, fosse pure quella di comparse. Industrie vecchie e rinnovate sempre: il buono arcadore non porta mai una sola freccia nel turcasso.

Qui sopra fu scritto voi potreste discutere con sicurezza i rimedi per emendare la monarchia; però non è certo; e ad ogni modo senza profìtto, imperciocchè ella aborra i vostri beveroni sapendo come essi, comecchè da voi propinatile senza malizia, la farebbero morire di colica. Considerate che cosa i monarci li accusino di cospirazione: cospirazioni sono i consorzi artigiani, le adunanze democratiche, i sodalizi dei tiri al bersaglio, le compagnie degli esuli, le fraternite per associare alla fossa i patriotti defunti, i comizi popolari, le scuole promosse dalla carità di privati cittadini, le banche del popolo, e soprattutto la stampa; e senza andare tanto per la sottile, alla rinfusa perseguitano ogni cosa. L’uomo della legge, come l’arciere nella corte dei re di Persia, sta lì con l’arco teso per frecciare chiunque ardisca sollevare la testa dal piatto.

E poi chi potrebbe dire che quanto avviene si operi por virtù di congiura? Ai tempi che corrono