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prolegomeni 21


narchie temperate: il governo ha da essere colonna che ha fusto, capitello, e base; quindi il capitello sia il principato, i maggiorenti in mezzo e il popolo in fondo. Scrissi altrove, e ripeto adesso, che la esperienza mi ha insegnato come le colonne a quel modo possano stare, i reggimenti no: imperciocchè in questi i pezzi non durino mai fermi, seguitando ognuno la natura e le passioni sue: quindi, dimenandosi, avviene che uno sbilanci su l’altro, e allora dopo una guerra clandestina di frodi, ovvero aperta di violenza, che logora le forze dello Stato, e corrompe le coscienze se conservi il nome di temperato o di misto; in sostanza il governo diventò o monarchico, o aristocratico, o democratico; l’aristocratico si mantiene di più, ma ed anco cristallizza ed impietra quanto gli sia dintorno: la storia lo dichiara furiere eccellentissimo mandato innanzi ad apprestare le stanze alla tirannide; Venezia informi: ella, o piuttosto chi presume rappresentarla si volta indietro di tratto in tratto sospettoso che lo sbirro della inquisizione o il poliziotto austriaco sopraggiungano a riagguantarlo: la Venezia per ora ha paura della libertà.

A mio parere, per eccesso di bontà, o per manco di arditezza unicamente si può negare il bisogno della distruzione come prodromo della creazione; e mi sembra che la esperienza avrebbe dovuto a quest’ora ammaestrare che i due metodi non pos-