Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore I.djvu/353


capitolo ix. 331


Quando questo giovane si fu persuaso che Eponina e Ludovico non si erano abbandonati alla disperazione, si mise a ricercare sottilmente dove si fossero ridotti, però che a lui paresse chiaro che i due amanti avessero dovuto fuggire di conserva; ma siccome egli s’ingannava nel suo supposto, così non gli venne fatto scoprire traccia della sorella; al contrario di Ludovico, e poichè simile esito lo confermò nel suo concetto, decise di mettersi in via per iscovarlo. Chiesta ed ottenuta licenza, la quale tanto più volentieri gli concessero, quanto che se la sarebbe presa da sè, dove gliel’avessero negata, provvisto di denaro e di preghiere a procedere prudentemente, egli partiva pel suo viaggio di scoperta.

E adesso vediamo la prudenza di Curio.

Pino a Venezia egli andò a posta sicura; a Venezia ebbe a trattenersi alquanto per rinvenire l’orma smarrita, la quale in breve ritrovata, subito corse a Vienna; appena giunto, eccolo a rovistare caffè, teatri e locande, ma gli venne meno il tempo e le gambe; cadde svenuto come quello che da più dì non aveva mangiato nè dormito: per ventura questo accidente lo colse in una locanda dove facilmente potè sopperire al suo bisogno: ricreato di forze, la mattina si ripose in giro per tempissimo: oggi la fortuna gli arride più propizia; sullo entrare nello albergo L’Aquila Imperiale sbircia Ga-