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12 | il secolo che muore |
da voglia di vendetta, ovvero da cupidità di rapina, e può darsi, imperciocchè con ambedue queste guise si manifestassero pur troppo, tuttavia per me penso ch’eglino obbedissero a legge più generale, legge dinamica, che vuole pigli il di sopra chi troppo lungo tempo rimase di sotto. Forse leggi dinamiche non reggono la materia? E se la reggono, come il mondo morale dovrebbe procedere scomposto? Quando nelle nostre zone si abbassa la marea si alza nelle settentrionali, e quando colà il sido intepidisce, s’inacerba fra noi: il moto dei barbari incominciò dai mongolli e dagli abitatori della palude meotide; in che e come avevano potuto offenderli i Romani?
Ed ora volgiamo alla potestà sacerdotale, e miriamo un po’ come s’innestasse alla principesca. Forse da per tutto fu prima il sacerdote, che le principali passioni dell’uomo appena aperse gli occhi alla luce furono la paura e l’errore; donde il sacerdote; su gl’inizi egli vi accoppiò ancora la forza, e apparve ad un punto guerriero, se non che in breve gl’increbbero le fatiche ed i pericoli delle battaglie; la natura delle cose ordinando che il prete sia imbelle e crudele: però ei si prese a nolo un guerriero, pensando acquistarsi un servo, e si trovò ad avere comprato un padrone; per la quale cosa i barbari non pativano penuria di sacerdoti, tuttavia li tenevano in conto di gente da poco; e