Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore I.djvu/31


prolegomeni 9


mosi, ma siccome la virtù del singolo non può supplire alla virtù del popolo, così cotesti furono guizzi del delfino tratto fuori dell’acqua, tutti belli a vedersi, ma uno più languido dell’altro, e precursore della morte.

Nè poteva fare a meno, imperciocchè con quale allettamento il despota avrebbe richiamato la virtù intorno a sè? Il valore che l’uomo noleggia perde perfino il nome di virtù, e si chiama servizio. Ora, come vorrà il monarca acquistarsi il sangue altrui? A contanti forse? Compra e vendita cotesta, non virtù. Il soldato mercenario, pieno che abbia lo zaino, e in questo modo conseguito il fine della sua milizia vendereccia, dirà: «Finchè non seppi in qual modo tirare innanzi la vita io sfidai la morte, adesso, che lo so, che preme a me se il padrone muore o ruina? Muoia; io vivo.» Così i pretoriani; e se i marescialli del primo Napoleone così non dissero, così fecero. Che se taluno mi obietti; i nostri eserciti si formano con la leva, io gli domanderò: se egli reputi virtù quella a cui il cittadino è condotto come il malfattore in prigione, vo’ dire con gli sbirri e co’ nóttolini.

Lo scrittore dello Spirito delle Leggi dichiarò espresso la virtù non somministrare fondamento alle monarchie, bensì l’onore, Quale mai onore? Può darsi onore dove non si appoggi alla virtù? Per certo egli scambiava l’onore con la vanità; il