Pagina:Guerrazzi - Il secolo che muore I.djvu/30

8 il secolo che muore


creò i casi, bensì i casi crearono il tiranno; difatti spento Cesare pullula più che mai rigogliosa la tirannide: è non la vogliono intendere che per rivendicarsi davvero in libertà bisogna principalmente schiantare la mala pianta del servilismo abbarbicata dentro noi, non già il tiranno, il quale sta fuori di noi. Dove un popolo duri abietto, vile e servo, che monta la morte del tiranno? Non formicolano nel suo sangue i germi di venti tiranni? Uno avulso non deficit alter; Cosimo dei Medici, il quale se ne intendeva, si fece ritrattare contemplando un arbore fronzuto avvolto da una fascia che porta cotesta leggenda.

Cosimo fondatore della tetra tirannide medicea ai nostri dì salutano tuttavia padre della Patria, ed ha l’onore della statua; dopo ciò, o come maravigliarci se non cessano le piaggerie ai presenti mentre non le sanno smettere neppure ai tiranni di quattro secoli fa? In verità vi dico che tale statua oggi eretta agli eroi della giornata prima, che volga un lustro porterà invidia alle statue dello antico Demade, le quali furono ridotte in orinali1.

Senza olio non illumina la lampada, senza virtù viene meno la forza, sicchè lo impero non salvò la repubblica; anzi la potenza romana di giorno in giorno decrebbe; taluno imperatore compì gesti fa-

  1. Demetrio Falereo ebbe 300 statue, le quali, lui vivente, furono tutte in un giorno atterrate.