senz’altro la figlia al padre, svelandogli il suo peccato: non gli bastò l’animo: temeva non gli sarebbero
mancati (tuttochè ingiusti) rimproveri di negligente
custodia: sapeva che lo infelice genitore
sarebbe morto d’ambascia, nè parve esagerato il
presagio, poichè pur troppo lo verificò lo evento.
Ora mettiamoci la mano al petto: chi di noi conoscendo
uccidere lo amico, partecipandogli una notizia,
non repugnerebbe dal farlo? Che partito in
simile frangente sovveniva a don Liborio? Egli si
mostrò certo generoso e pietoso; incauto forse, ma
io vo’ mettere anche incauto senza forse; e che
perciò?... Io svolgo e risvolgo il volume della legge,
ma non ci trovo qualificata come delitto la carità
incauta; e neppure nella mia coscienza, dalla quale
argomentando mi arrisico ad affermare, prestantissimi
giudici, che ne anco voi la troverete nella
vostra. La donna non palesò mai per preghiera, nè
per minaccia il nome del suo complice, ed io, o
signori, ho dovuto pensare, come avrete senza dubbio
pensato anco voi nella vostra perspicacia, se lo
poteva ella? Non si trova ella forse nella condizione
di colei, che correndo scalza nel pruneto non
sa dire qual pruno l’abbia punta? Costei scrisse, ci
narra un testimone credibile, moltissime lettere
senza mai ottenere risposta; e ciò a parere mio
dimostra ad evidenza, che da lei s’indirizzavano ad
uomini diversi, imperciocchè noi tutti ci sentiremmo