Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
264 | il secolo che muore |
frattura del cranio possa essere stata cagionata
dal percotere, che per avventura fece il parto cadendo
sul pavimento.» I periti risposero per la verità,
che la forza per istrangolare la debolissima
creatura appena partorita, la madre poteva avere;
ed anco di avanzo; non così per operare la frattura
del cranio, la quale poteva probabilissimamente essere
successa nella caduta del parto sul pavimento.
Chi avesse mirato il volto del prete dopo siffatto responso dei periti, lo avrebbe visto illuminarsi di un subitaneo raggio, ma fu lampo appena apparso represso, ed ei si ricompose tosto nel melanconico atteggiamento, il quale gli procurava la simpatia dello universale.
Dopo i periti interrogarono la Brigida Travicelli; ahimè! Non era Ettore, eppure quanto mutata dalla Brigida di un’altra volta: il suo deposto orale fu perpetua contradizione dello scritto. Ora ella affermava il reverendo nel commettere alla custodia di lei la giovane, averle premurosamente raccomandato di pigliarne cura come se le fosse sorella; non averle taciuto come per bontà di cuore l’accogliesse ospite in casa sua per rimettersi in salute; dove deludendo la vigilanza della sorella era caduta in leggerezza con qualche giovinastro del paese, adesso egli trovarsi nel maggiore imbarazzo che mai gli fosse capitato nel mondo, che nè a metterla per la strada, nè a ricondurla in cotesto arnese al padre