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pretto accendesse troppo il sangue dei padri di famiglia. Tutti, o quasi, pagarono le cambiali a scadenza senza protesti o gravamenti; tutti conservarono salutare terrore per la galera a vita ed anche pei lavori forzati a tempo.

Veramente, lo dico pel dovere di servire alla verità, e col rossore sopra la faccia, qualcheduno di loro amò la donna altrui, ma diventata vedova se la fece sposa, dando coda di sacramento al fatto che incominciò col capo di peccato mortale; e qualche altro lasciò vincersi dalla tentazione sotto l’aspetto di cameriera, ma non sì tosto se ne accorse la pudica moglie si picchiò il petto, si rese in colpa, e rimettendosi in carreggiata cacciò via la fantesca, alla quale, per non mostrarsi da meno del patriarca Abramo quando licenziò Agar, donava cento lire, dico cento in tanti cinquini di argento, perchè facessero più figura; e se ma’ mai la pratica si lasciò dietro strascico peccaminoso, alla colpevole tentatrice fu liberale delle spese del parto e del puerperio ordinate dalla legge, e pel prodotto ebbe cura che saldo e ben condizionato lo deponessero nella ruota dei bastardi. Ciò basta alla dignità del borghese galantuomo e moderato, e ce n’è d’avanzo.

Rispetto a dottrina, chi presumerà superare i miei droghieri nell’arte di pesare a stadera, ovvero in quella di comporre un cartoccio bislungo o a cono? Non tutti, che non sarebbe vero, ma taluno di essi