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228 | il secolo che muore |
— Oh! credeva ma non fa caso Kamieski, lire diecimila.
— Aggiungete in oro.
— In oro e la valuta come l’ho da mettere?
— Per altrettante somministrateci in contanti e in oro.
— Contanti.... oro. Baono...
— Avvertite segnare la somma in tutte lettere, articolo 273 del Codice di commercio.
— Omobono Buoncompagni e C, eccovi soddisfatto.
E così senz’altro accidente fa continuato fino al quarto biglietto, compiuto il quale, Omobono piacevolmente favellò:
— Adesso parmi di poter dire: Ite missa est.
— Sicuro, adesso voi potete andare: in ricompensa dei tanti e tanto savi avvertimenti che mi avete dato, permettete che vi consigli a tenere acqua in bocca; io non sono solo.... adoperate prudenza e vivrete.
— Lasciate fare a me — e si alzava per andarsene. Ma la contessa osservò:
— Finche mi duri la vita mi gioverà tener presente la memoria di quest’ora nella quale un breve errore mi traviò fuori dei miei doveri di sposa; epperò, signore, non vi sia grave lasciarmi il vostro orologio, dove mi sia dato contemplare quest’ora.... ahimè! di rimorso e altresì di desiderio....