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186 | il secolo che muore |
Allora il contino Anafesti, impetrata licenza di parlare, disse:
— Per commissione speciale del mio primo, cedo all’avversario la elezione dell’arme.
— Dunque la spada.
— E la spada sia.
— A tutto sangue; — rincalza il Luridi — importa che una buona volta si sappia che i duelli per burla si hanno a smettere.
— Voi avete un sacco eduna sporta di ragioni; tale fu la usanza dei nostri vecchi, e perciò essi nei duelli facevano portare le bare.
— I riposi poi....
— Che riposi? Di riposi non si ha neanche a parlare.... finchè hanno fiato stieno col ferro in mano.
— Pure se volessero sostare....
— A che prò? Tanto il duello non è all’ultimo sangue? — Più presto si ammazzano, e più presto finisce la storia.
— Ma gli è di rubrica....
— Non si stia a confondere, tanto alle prime botte s’infilano ambedue, come succede fra quelli che non sanno maneggiare la spada....
— Non sa maneggiare la spada? Avverta bene, marchese, che il cavaliere Faina ha fatto stare al canapo anco il Parise di Napoli....
— Tanto meglio; ammazzerà più presto il suo avversario. Dunque lo scontro a domani....