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ai funerali quanto ai festini; e la gente dabbene si è lasciata fare. Il pensiero ci fa sudare come il piumino sul letto nel mese di luglio; così vero questo che paghiamo i giornalisti onde ogni giorno ci mandino a casa un pensiero bello e fatto, strambo, o no, poco monta, purchè ci ciottoli nel cranio, e ci suoni come il soldo nel bussolo al cieco, tanto, che paia non averlo vuoto. Slegate dunque i fasci delle bacchette, e tirato giù a scamatare di santa ragione deputati, senatori, ministri e sopratutto i giornalisti, finchè dalle loro giubbe esca fino l’ultimo scrupolo di polvere, per esaminare un po’ di che qualità ella sia. Anco a rischio di apparire sazievole, io lo vo’ ridire; tu non puoi essere ribaldo in casa e probo in curia. Senza libera accusa virtù pubblica non prova: accusa non provata puniscasi come calunnia; va bene, ma nei liberi reggimenti sia concesso, anzi sia lodato guardare in faccia un uomo e dire ai cittadini: badate costui è barattiere!

Popolo e patria e’ sono sonaglioli che si attaccano ai muli per richiamare l’attenzione di cui passa; non date retta alla moltiplicità dei partiti, che si dimenano nei Parlamenti: i partiti si ristringono a due; quello che si è aggrappato alla pentola come Aiace Oileo allo scoglio, e l’altro che spasima di supplantarlo, però chi s’impanca guidaiolo non bada a qualità, cerca il numero; onde ti av-