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Capitolo III.

L'UOMO FELICE,

Ottimamente avvisarono gli antichi, quando posero i conviti sotto la protezione di un Dio, e meglio i cristiani sul principiare delle mense rendono grazie all’Ente supremo, imperciocchè gli uomini, se tristi, confortati dai doni della natura, balenino di bontà, e so buoni appaiano divini. Omobono poi immaginando avere coi suoi ragionamenti mandato sottosopra Orazio, gonfiava di vanità; lo avresti preso por un tacchino quando imporpora i bargigli e fa la ruota; mentre Orazio a cui non pareva vero essere liberato da cotesto fastidio, per tema di non porgergli lo addentellato a ricominciare, non proferiva parola, sicchè il pranzo procedeva d’amore e d’accordo. In seguito diventò anco lieto, avendo