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PREFAZIONE


Trent’anni fa gli editori italiani, i quali avessero saputo che il Guerrazzi aveva un libro nuovo da pubblicare, avrebbero fatto a gara a presentargli le loro offerte; e la pubblicazione di quel libro sarebbe stata un avvenimento. Quand’io penso a ciò, mi pare un sogno che quest’opera postuma, che è forse letterariamente la migliore, certo una delle migliori del Guerrazzi, veda la luce soltanto oggi, dopo dodici anni ch’egli è morto. E sì che nell’ultimo periodo della vita di lui si parlò molto di questo nuovo romanzo ch’egli stava allora componendo; e il titolo di esso e ciò che si sapeva o supponeva degli sdegni che l’autore vi avrebbe sfogati contro le istituzioni, i costumi e gli uomini del suo tempo, e l’umore