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capitolo ii. | 87 |
vorite dalla fortuna: di voro, confrontate lo speso nel traforo del Moncenisio con quello nel bombardamento di Parigi, e giudicate. Rifugio unico l’agricoltura; agricoltori i romani o soldati; ma Orazio non possedeva tanta terra che bastasse ad occupare tre figliuoli; tuttavia questo era il meno che lo affliggesse, imperciocchè egli costumasse dire che a buona lavandaia non mancò mai pietra per lavarci i panni, e così per via di motti si consolava.
— Verrà....?
— Non verrà....
— Sì le dico, che verrà; o non sente il rumore di una carrozza.
— Bella riprova! Como se a Torino si trovasse la sola carrozza che condurrà il tuo suocero, posto che ei venga in carrozza.
— Ma ecco si è fermata all’uscio.
— Va’ a vedere....
— Andiamo tutti: senz’altro è nonno.... sicuramente ò babbo.... il signor Omobono.
Ed i fanciulli tutti con Isabella e Marcello corsero ad incontrare Omobono.... Orazio no, il quale per trovarsi in cotesto giorno più dello antecedente indisposto, si era rimasto seduto, e poi amava Omobono quanto il fumo agli occhi o giù di lì.
Omobono entrò in sala strepitoso e festante, te-